Pellegrini in Polonia…E non finisce qui!

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Dopo l’esperienza dello scorso anno in Francia (La Salette e Ars), un gruppo di 24 sacerdoti della nostra Diocesi, con il nostro Vescovo Mons. Miniero, parte alla volta della terra polacca. Pochi giorni, dal 15 al 19 ottobre, ma intensi. Sono stati visitati i luoghi più significativi della storia e della religiosità polacca, un momento di formazione culturale ma anche di crescita nell’amicizia e nella fraternità sacerdotale. La prima tappa è stata Czestochowa con la visita del Santuario della “Madonna nera”, del convento dei frati e infine la celebrazione della Messa davanti all’immagine della Vergine… Un fiume di persone… siamo rimasti particolarmente colpiti dalla fede semplice e autentica del popolo locale, soprattutto dei giovani. Il giorno successivo è stato trascorso interamente a Cracovia. In mattinata siamo stati accolti con cordialità dal Card. Dziwisz, già Segretario particolare di Karol Wojtyla, e poi la visita del centro storico, la Cattedrale, il castello Wawel, le stanze reali, la Piazza del Mercato, il cortile dell’Università Jagiellonica e la splendida Chiesa Mariana. Nel pomeriggio ci siamo trasferiti nella vicina miniera di sale di Wieliczka , per calarci nelle profondità della terra e percorrere circa 3 km (una minima parte disponibile ai turisti) di gallerie che includono statue di figure storiche e mitiche, tutte scolpite dai minatori direttamente nel sale. Anche i cristalli dei candelieri sono stati forgiati nel sale. La miniera presenta anche stanze decorate, cappelle e laghi sotterranei, e mostra la storia della miniera. Nel nostro pellegrinaggio non poteva mancare la città natale dell’amato e venerato “Santo Padre” Giovanni Paolo II, Wadowice, dopo la visita al museo, abbiamo celebrato la Santa Messa nella Basilica dove Karol Wojtyla è stato battezzato e infine la sosta al suggestivo Santuario della Passione del Signore a Calvaria tanto amato dal papa polacco. La parte più toccante è stata la visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, luoghi abitati dal silenzio, dalla riflessione e dal pensiero di tutto quello che è capace la cattiveria e la malvagità umana… Da qui è scaturita una preghiera per tutte le vittime, e un invocazione speciale a San Massimiliano Maria Kolbe e Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), uccisi in questi campi dai nazisti. A conclusione ci siamo recati al nuovo Santuario di Giovanni Paolo II (ancora in costruzione) e al Santuario della Divina Misericordia di Santa Faustina Kowalska, dove, come una sorta di testamento spirituale, ci siamo caricati dell’infinito amore di Dio, dono da ricevere e da offrire. E non finisce qui… nel viaggio di rientro, abbiamo già proposto le mete del prossimo pellegrinaggio…ma questa sarà un’altra storia.

don Aniello Panzariello