Mostra d’arte religiosa itinerante a Castellabate

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Lunedi 4 giugno, alle ore 18.30, sarà inaugurata nella basilica “S.Maria de Gulia” in Castellabate la mostra d’arte religiosa itinerante “RIFLESSIONI SULLA SIMBOLOGIA DELLE ICONE RELIGIOSE: S.LUCIA, S.ELISABETTA D’UNGHERIA, GESU’ CON L’OSTIA”. L’evento è stato ideato da Marisa Russo e viene ospitato dal parroco don Roberto Guida. Il giorno 11 giugno si trasferirà nella Chiesa “Santa Maria a Mare” in Santa Maria di Castellabate. Si sono espressi artisticamente: Teresa Bisogno, Alida de Silva, Vittoria Donadio, Rita Lepore, Ferdinando Lignano,  Silvana Paoletti, Antonio Suriano, Maria Rosaria Verrone, Elena Vilkov. Questa Mostra d’Arte nasce dalla convinzione dell’importanza di richiamare sia gli Artisti ad operare su tematiche religiose che i cattolici che frequentano le Chiese a capire, tramite le opere esplicative realizzate, l’importante linguaggio simbolico delle icone religiose, che, in modo immediato ed emotivo, evidenzia messaggi di profondi contenuti. L’Arte e la Natura hanno un linguaggio silenzioso che non ha diversità di lingue, che può accomunare popolazioni diverse in un bisogno di conoscenza e di armonia totale vitale. L’Artista per particolare sensibilità recepisce, a volte anche inconsciamente, messaggi reconditi e con le sue espressioni si fa filtro comunicativo di grande valore. Giovanni Paolo II scrive: “L’Artista divino, con amorevole condiscendenza, trasmette una scintilla della sua trascendente sapienza all’artista umano, chiamandolo a condividere la sua Potenza creatrice”…“Si comprende perchè al dialogo con l’Arte la Chiesa tenga in modo speciale e desideri che nella nostra età si realizzi una nuova alleanza con gli artisti, come auspicava il mio venerato predecessore Paolo VI….” Padre Marie Dominique Chenu afferma che lo stesso storico della teologia farebbe opera incompleta se non riservasse la dovuta attenzione alle realizzazioni artistiche che costituiscono, a loro modo, non soltanto delle illustrazioni estetiche, ma dei veri “luoghi” teologici. “La Chiesa ha bisogno, in particolare, di chi sappia realizzare tutto ciò sul piano letterario e figurativo, operando con le infinite possibilità delle immagini e delle loro valenze simboliche – continua Giovanni Paolo II nella “Lettera agli Artisti”… ”Cristo stesso ha utilizzato ampiamente le immagini nella sua predicazione, in piena coerenza con la sua scelta di diventare egli stesso, nell’Incarnazione, icona del Dio invisibile”… “L’Artista è sempre alla ricerca del senso recondito delle cose, il suo tormento è di riuscire ad esprimere il mondo dell’inafferrabile.”… “A contatto con le opere d’Arte, l’umanità di tutti i tempi anche quella di oggi aspetta di essere illuminata sul proprio cammino e sul proprio destino”

Marisa Russo