Carissimi,
anche quest’anno viviamo con gioia questo avvenimento fondamentale della nostra fede.
Noi, come i pastori, “andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere” (Lc, 2,15).
Questo infatti è il vero Natale, evento prodigioso, ma storico, di Dio che premia l’attesa dell’uomo inviandogli il Salvatore.
“Non temete, vi porto una bella notizia, oggi è nato il vostro Salvatore”! (Lc,2,11).
Questa “notizia” è necessario comunicare oggi, da noi a tutti, perché c’è il rischio che anche noi cristiani svalutiamo l’unica e vera “notizia”, vestendo da “salvatore” i surrogati…
Dobbiamo riappropriarci del suo profondo significato…“Andarono, e trovarono Maria, Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia” (Lc, 2, 16).
Come i fortunati pastori pellegrini a quella grotta, vedremo un bambino, “vi è nato Gesù”. La nostra umanità è stata ritenuta degna dimora di Dio.
Quello che i cieli non possono contenere, che la mente non può possedere, che la storia non può raccontare trova sua degna abitazione: la nostra umanità.
Sebbene sia intrisa di odio, di guerre, di tragedie immense, in essa, dice Sant’Agostino, il Padre continua a “pronunciare la sua Parola eterna”
Perché ogni uomo, tutti gli uomini siamo “un pensiero di Dio, un palpito del cuore di Dio” (Giovanni Paolo II).
Dio non si è stancato dell’uomo!
In questa certezza sta la vera pace e la speranza di giorni migliori che auguro di cuore a tutta la cara Comunità diocesana.
Con la mia paterna benedizione.
+ Ciro Miniero
Vescovo