Inaugurazione organo Carelli Novi Velia

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Lo scorso 6 agosto presso la  Chiesa S. Maria dei Longobardi di Novi Velia è stato inaugurato l’organo recentemente restaurato con un concerto del maestro Enrico Zanovello. L’organo, di proprietà della chiesa parrocchiale di S. Maria dei Longobardi di Novi Velia (Sa), è stato costruito dall’organaro Silverio Carelli di Vallo della Lucania nel 1792. Lo strumento, ha subito solo due interventi dall’anno della sua costruzione, entrambi ad opera della ditta Venditti di Cava dei Tirreni (Sa). L’intervento eseguito nel 1920 fu una revisione straordinaria; mentre il secondo, decisamente più invasivo del primo, fu realizzato nel 1967 determinando sullo strumento le seguenti modifiche: la trasformazione della tastiera e della pedaliera da scavezza a cromatica, la sostituzione di alcune canne metalliche ed, in fine, il comando dei registri che in origine si trovava sul lato destro della tastiera fu collocato al di sopra della stessa. Al momento dello smontaggio l’organo si trovava in uno stato di totale abbandono; il nostro restauro ha avuto come obiettivo primario quello di restituire allo strumento le peculiarità che lo caratterizzavano al momento della sua costruzione; questo ha implicato, la rimozione delle modifiche apportate nel 1967 ricostruendo la tastiera, la pedaliera il comando dei registri e la sua “catenacciatura”.

Si è proceduto dapprima ad una attenta analisi dello strumento e successivamente  abbiamo realizzato i nostri lavori basandoci altri strumenti coevi all’organo di Novi Velia e costruiti dal medesimo autore.

L’organo, ad eccezione della cassa, è stato debitamente imballato e trasportato presso il nostro laboratorio. Tutte le parti lignee colpite da insetti xilofagi, muffe o micosi sono state trattate con sostanze adeguate alla disinfestazione; i fori praticati da tali insetti sono stati debitamente otturati tramite un accurato lavoro di stuccatura. Le eventuali perdite strutturali sono state suturate tramite l’inserimento di innesti di legno nuovo omogeneo per essenza e venatura all’originale.

Il somiere realizzato in legno di noce è stato accuratamente pulito con getto d’aria a bassa pressione; in seguito è stato aperto in modo da poter effettuare una lettura più attenta e precisa delle sue componenti; si è quindi proceduto allo smontaggio dei suoi elementi quali: secreta, ventilabri, trasporti e stecche dei registri. Tutte le componenti  sono state accuratamente pulite e  in seguito sono state sottoposte ad un’accurata disinfestazione dagli insetti xilofagi,  ed in fine si è praticata la stuccatura dei fori prodotti dai tarli e l’integrazione delle parti lignee mancanti.

Abbiamo quindi  trattato le superfici lignee con gommalacca e cera d’api.

Una volta terminate le operazioni di pulitura e disinfestazione ci siamo concentrati sulle operazioni atte al ripristino del funzionamento del somiere. Per i ventilabri si è proceduto alla loro rettifica e reimpellatura; lo stesso lavoro è stato fatto sul piano di appoggio dei ventilabri. Anche le ante della segreta sono state sottoposte ad un attento restauro.

I mantici, come le altre componenti dell’organo, hanno subito un vigoroso restauro infatti, versavano in uno stato di assoluto degrado. Il telaio di entrambi i mantici, è in legno di abete mentre le stecche sono in legno di faggio. Per quel che riguarda il restauro delle parti lignee si deve fare riferimento alla sezione relativa al loro trattamento. Le pelli di entrambi i mantici sono state integralmente sostituite con pelli nuove uguali a quelle impiegate nel restauro del somiere e conciate in bianco con metodo tradizionale.

Il Crivello, realizzato in legno di abete, dopo la pulitura è stato sottoposto ad un accurato lavoro di sutura e, reintegro del legno, poiché quest’ultimo riportava numerose rotture. I materiali ferrosi ( catenacciature, molle, tiranti) sono stati liberati dalle ossidazioni. Le 43 canne in legno, tutte costruite in legno di castagno, sono state restaurate secondo i principi già espressi nel paragrafo relativo al restauro delle parti lignee. Prima di dare avvio ai lavori di restauro le canne sono state accuratamente pulite, sia all’interno che all’esterno. Si è potuto così procedere con la disinfestazione dai tarli e la stuccatura dei fori.

L’organo è stato quindi montato nel nostro laboratorio e collaudato nel funzionamento.

Successivamente è stato trasportato in Chiesa, rimontato ed accordato.

Brevi cennni sul  Maestro Enrico ZANOVELLO

Enrico ZANOVELLO, nato a Vicenza, dopo aver conseguito il diploma d’organo e  clavicembalo con Stefano Innocenti e Andrea Marcon, segue gli studi universitari nella facoltà di Lettere e Filosofia all’Ateneo di Padova. Svolge come solista e direttore di varie formazioni orchestrali un’intensa attività concertistica in tutta Europa, Stati Uniti, America Latina, Egitto.  E’ direttore e clavicembalista dal 1990 dell’Ensemble Barocco Andrea Palladio con la quale partecipa ad importanti festivals e rassegne di musica antica in campo nazionale e internazionale.   Propone spesso programmi inediti di autori veneti o allestendo ex novo opere come ad es. la Pantomima di W.A. Mozart  “Pantalone e   Colombina” presentata in prima esecuzione assoluta all’Operahause di Il Cairo.  E’ membro di giuria di concorsi organistico ed è direttore artistico del Festival Concertistico Internazionale “Organi storici del vicentino un patrimonio da ascoltare” Chiamato spesso come consulente specializzato per il restauro di organi antichi e moderni, ha tenuto il concerto di inaugurazione per molti strumenti fra cui l’organo Rieger della chiesa di San Salvatore a Gerusalemme.    Fonda nel 2008 il Coro Andrea Palladio con il quale ha intrapreso l’esecuzione integrale della produzione sacra per coro e orchestra di G. F. Handel.  E’ vincitore di concorsi internazionali fra cui con l’Ensemble Barocca A. Palladio ed  I cantori di Santomio, il primo premio  al Concorso Internazionale di Arezzo. Ha prodotto numerosi Cd sia in veste di solista che direttore ricevendo premi e riconoscimenti da riviste specializzate europee come il premio “COUP DE COEUR” dalla rivista belga “Magazine de L’orgue” o il giudizio “eccezionale” dalla rivista Musica. Ha curato la pubblicazione di musica italiana del settecento e ha inciso per la case discografiche  Ricordi, Discantica e Tactus.  E‘ docente titolare al Conservatorio di Vicenza.

PROGRAMMA del Concerto

Dai “Flores de Musica”                     Bayle del Gran Duque

Di Antonio Martin y Coll                  Chacona

Las folias

 

B. GALUPPI                                        Sonata in sol maggiore

(Spiritoso, Allegro)

 

G. F. HANDEL                                    Concerto in sol maggiore

( larghetto,allegro, andante)

 

F.  J.  HAYDN                                     Quattro pezzi per orologio meccanico

minuetto,allegro moderato, vivace

allegro ma non troppo(marche)

 

A. M. TASSO                                      Sonata con flauti

 

N. MORETTI                                      Sonata VIII ad uso sinfonia

Rondò

 

A. NARDETTI                                    Sonata IX