Carissimi,
Stiamo vivendo un tempo davvero difficile!
Tempo di pandemia con il suo peso di contagi, di regole e soprattutto di morti.
Tempo di guerra alle porte dell’Europa con l’invasione della Ucraina da parte dei russi e l’innesco di una guerra inutile, che semina distruzione, miseria e morte, dove, usando le parole di Papa Francesco “scorrono fiumi di sangue e lacrime”.
Tempo di crisi economica con i conseguenti aumenti delle materie prime e di tutti i beni, a partire da quelli primari.
Quanta sofferenza stiamo respirando e patendo. Tuttavia, in questo scenario non perdiamo di vista i valori in cui crediamo e che sono alla base della dignità di ogni persona e della convivenza civile e sociale. Innanzitutto il valore della vita, che è il dono più prezioso che il Signore ci ha fatto e poi il rispetto per essa, la cura per sé stessi, per gli altri, tutti termini fondamentali per la crescita umana.
Non possiamo vivere senza gli altri, e l’atro non può essere considerato un nemico da cui difenderci o da attaccare. Le parole di Gesù a tale riguardo sono ben chiare e allo stesso tempo spesso inascoltate o peggio ancora strumentalizzate.
Anche Lui si è scontrato con la mentalità egoistica e con i cuori chiusi al bene, non capaci di guardare oltre i propri interessi ad ogni costo. La Pasqua di Gesù che celebriamo non ci sottrae dal peso della sofferenza, ma ci permette di sentire la presenza del Signore che attraversa con noi la storia delle sopraffazioni umane e si fa compagno di viaggio di tutti gli innocenti. La sofferenza dell’umanità è la sofferenza di Gesù, il Dio fatto uomo crocifisso e risorto.
Vi invito a vivere questa Pasqua guardando il volto di Gesù segnato dalla morte, dalle nostre morti, e scorgere in essa l’anelito dell’umanità sfinita e stanca che non si arrende alla sopraffazione e alla morte. Invochiamo in questi giorni particolarmente la pace e viviamola ovunque ci troviamo.
+ Ciro Miniero, Vescovo
Videomessaggio per la Santa Pasqua del Vescovo