Ad Agropoli la formazione regionale del Progetto Policoro

Per la prima volta, e dopo quasi un decennio, il Progetto Policoro sceglie la Diocesi di Vallo della Lucania per realizzare la formazione regionale. È stato un evento significativo, sia per la Diocesi che per “Policoro”, perché dopo tanto tempo gli animatori si sono incontrati ad Agropoli dal giorno 8 al giorno 10 settembre 2020. Il giorno 8 settembre, presso il castello di Agropoli, il dott. Francese ha introdotto il primo momento formativo affrontando diversi temi: come questo tempo di emergenza sanitaria ha modificato le relazioni tra le persone; la necessaria fiducia verso il prossimo; la capacità di imparare dalle situazioni, anche quelle negative. Secondo il relatore l’esempio emblematico di questa “resilienza” è l’ostrica che da un graffio, quindi da un dolore, produce un gioiello raro e prezioso, la perla. Dopo l’intervento del dott. Francese c’è stata la visita al castello. Dalla terrazza panoramica del maniero i ragazzi hanno potuto apprezzare la bellezza della costiera cilentana. Il secondo intervento della giornata è stato tenuto dal sindaco di Agropoli, il dott. Coppola, il quale ha parlato del turismo e delle problematiche affrontate dopo la pandemia, ovvero di come rendere sicura una città turistica. Come avviene per ogni incontro, anche in questo non poteva mancare la Celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Ciro Miniero, il quale ha richiamato alla responsabilità affidata da ogni Diocesi ai propri animatori per creare condizioni per un domani migliore. Dopo la Santa Messa, il parroco del centro storico don Carlo Pisani, ha portato gli animatori alla scoperta della parte antica di Agropoli, visitando la Chiesa di Costantinopoli, quella dei Santi Patroni Pietro e Paolo, la porta d’ingresso alla città, il fortino ed il faro. Terminata la visita i ragazzi sono ritornati in albergo dove hanno cenato e pernottato. La mattina seguente, c’è stata la “messa a terra”, il proseguimento e la conclusione in presenza dei campi estivi. Ultimati i lavori c’è stata anche la possibilità di un tuffo a mare. Il pomeriggio è stato dedicato alla visita di alcune eccellenze gastronomiche del territorio. Gli animatori hanno visitato l’azienda Santomiele, un must della produzione e vendita del fico bianco del Cilento. L’azienda nel 2018 è stata invitata alla sede ONU di New York come testimonial per la crescita e lo sviluppo. I loro prodotti e le loro confezioni vengono per lo più esportate. I due proprietari, Antonio e Corrado, hanno fatto visitare l’azienda e tutti i reparti di cui si compone. A fine della guida è stato possibile fare una degustazione dei prodotti realizzati, con foto di rito per immortalare un bellissimo ricordo. La seconda eccellenza è stata la gelateria Di Matteo a Torchiara, già premiata con i tre coni, riconoscimento italiano per la bontà del gelato. A seguire v’è stata la visita al palazzo baronale, a fare da Cicerone è stato il dott. Guida, consigliere al comune di Torchiara con delega alla cultura. Il delegato al turismo per Legambiente, il Sig. Adriano Guida, ha parlato del turismo nel Cilento e di tutto quello che l’associazione fa per il turismo sostenibile, seguendo i dettami dell’Enciclica Laudato Si. In conclusione c’è stato il momento di preghiera sul creato, condotto dal direttore regionale di Pastorale Sociale e del lavoro nonché responsabile del Progetto Policoro in Campania, Don Rino Morra. L’ultimo momento della serata è stato vissuto in un’atmosfera conviviale, dove i ragazzi hanno potuto conoscere il dialetto tramite canti e balli. L’ultimo giorno, il 10 settembre, c’è stato il briefing finale tenuto dal dott. Cerciello, formatore nazionale del Progetto Policoro, il quale inizialmente ha posto l’attenzione su questi 2 giorni e successivamente ogni gruppo di lavoro ha spiegato il proprio progetto. In questa formazione, molto particolare, visto il momento che stiamo vivendo è stata ricca di contenuti, ma anche piena di relazioni umane, due degli elementi su cui Policoro fonda la sua realtà.

Genua Carmine