Il resoconto della Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia

Si è tenuta a Roma, presso la Basilica di San Paolo fuori le mura, la Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, ultimo tratto del Cammino sinodale nazionale.

A 1.700 anni esatti della dedicazione della Basilica di San Paolo, la prima Basilica romana, avvenuta il 18 novembre del 324 da Papa Silvestro I, e da quello che è stato il luogo in cui, nel ‘59 papa Giovanni XXIII diede l’annuncio del Concilio Vaticano II, si riverbera oggi l’invito ad essere, sempre più, chiesa sinodale.

Perché è proprio in questo luogo che si è svolta la tre giorni dedicata alla fase “profetica” del cammino sinodale,  a cui hanno partecipato oltre mille delegati:  vescovi, cardinali, abati, sacerdoti, religiosi e religiose, laici e laiche, donne e uomini, giovani e anziani, persone di diversa formazione, sensibilità, ruolo,  delegati provenienti da tutte le Diocesi d’Italia, che, insieme, e con gioia, hanno celebrato, pregato, riflettuto e si sono confrontati liberamente

E fra loro, anche 4 rappresentanti della nostra Diocesi: S.E. Mons. Vincenzo Calvosa, Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, e con lui don Giovanni Di Napoli, Giovanna Sorrentino e Angela Russo, come Delegati Diocesani al Sinodo

è stato bellissimo vedere tutta questa varietà di Popolo di Dio, seduta intorno ad uno stesso tavolo, a sognare la Chiesa non solo del domani, ma anche dell’oggi, sperimentato la bellezza di essere “popolo profetico”.

Durante questi tre giorni ci siamo confrontati sui Lineamenti, il testo che raccoglie i risultati inviati dalle varie Diocesi, in questi due anni di ascolto, per definire alcune traiettorie pratiche che saranno parte dello Strumento di lavoro, su cui le Diocesi torneranno a fare discernimento, nei prossimi mesi, in vista della Seconda Assemblea.

La celebrazione iniziale si è aperta con un momento di preghiera, a cui hanno partecipato anche sette rappresentanti di altrettante Chiese cristiane in Italia, per sottolinearne lo stile ecumenico.

La giornata di sabato 16 è stata dedicata al confronto sui 17 temi scaturiti dall’ascolto della fase narrativa e dall’approfondimento della fase sapienziale, sviluppando ed esplicitando le traiettorie verso proposte operative. 100 tavoli sinodali, con dieci partecipanti ognuno, per confrontarsi sulle tre sezioni in cui questi diciassette punti sono stati suddivisi:

I: Il rinnovamento missionario della mentalità ecclesiale e delle prassi pastorali;

1) Slancio profetico e cultura del dialogo e della pace

2) Cura del creato, educazione, sviluppo umano integrale, povertà e lavoro

3) Comunicazione sociale, cultura, linguaggi e social media

4) Qualità celebrativa, partecipazione e formazione liturgica

5) Centralità delle persone ai margini e accompagnamento pastorale

6) Protagonismo dei giovani nella formazione e nell’azione pastorale

II: La formazione missionaria dei battezzati alla fede e alla vita;

 

7) Formazione sinodale, comunitaria e condivisa

8) Formazione alla vita e alla fede nelle diverse età

9) Formazione integrale e permanente dei formatori

Rinnovamento dei percorsi di Iniziazione cristiana

 

III: La corresponsabilità nella missione e nella guida della comunità)

La corresponsabilità nella missione e nella guida della comunità

Discernimento e formazione per la corresponsabilità e per i ministeri dei laici

Forme sinodali di guida della comunità

Responsabilità amministrativa e gestionale dei parroci

Organismi di partecipazione

Responsabilità ecclesiale e pastorale delle donne

Ruolo delle Curie diocesane

Rinnovamento della gestione economica dei beni

 

L’intento è quello di costruire uno Strumento di lavoro capace di offrire scelte possibili e operative per il discernimento della fase profetica nelle Chiese locali e nella Seconda Assemblea Sinodale

La Chiesa tutta, dunque, si sta interrogando sullo stile da assumere per poter essere davvero discepoli missionari, vivendo nel tempo, con sguardi e scelte docili allo Spirito.

e tre sono le consegne che dovranno accompagnarci anche in questa ultima fase del percorso sinodale: continuare a camminare, fare chiesa insieme ed essere chiesa aperta.

 

Siamo tutti consapevoli del cambiamento d’epoca che stiamo vivendo: c’è quindi bisogno di essere una Chiesa, capace di Missione nello spirito della prossimità, in cui l’obiettivo non sono spazi da conquistare, ma persone da affiancare.

il Cammino sinodale si snoda proprio su ciò che deve “cambiare” dentro la Chiesa, per poter camminare più speditamente con l’umanità del nostro tempo, cogliendo i frutti dello Spirito e annunciando la bellezza del  Vangelo di Gesù in maniera più attuale, con linguaggi che sappiano parlare al cuore delle persone.