Messaggio di auguri del Vescovo per la Santa Pasqua

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Carissimi sacerdoti,
Sorelle e fratelli carissimi,

Esortati, quest’anno, dal Messaggio del S.Padre, Papa Francesco, a vivere la Quaresima come “ un tempo di grazia” ( 2 Cor.6,2) per vincere con la conversione all’amore di Dio “l’indifferenza verso le sofferenze e le ingiustizie che subiscono tanti nostri fratelli”, nello stesso spirito, ci prepariamo a celebrare la Pasqua del Signore, morto e risorto per “aprirci definitivamente la porta tra Dio e l’uomo, tra la terra e il cielo.”

La Chiesa, come popolo di Dio, è la mano che tiene aperta questa porta.
Depositaria dei doni dell’immenso amore che il Padre ci ha rivelato nel suo Figlio Gesù, la Chiesa è, infatti, la dispensatrice delle cose sante da partecipare ai lontani, ai poveri, ai deboli, ai piccoli, ai…Lazzari seduti davanti alle porte di casa chiuse. (Lc. 16,19-31) ; è la mano che apre la porta per far entrare Dio nella vita di tanti che devono fare i conti con i dubbi, i fallimenti, le incertezze, e far scoprire loro che ci si può fidare di Lui!
Di fronte ad una società che sembra aver smarrito il riferimento a Dio, il S.Padre ricorda ad ogni cristiano che il Vangelo, vissuto e testimoniato in prima persona, può essere sorgente di vita nuova, come ci dimostra la risurrezione di Cristo, evento centrale della nostra fede.
“La Chiesa – afferma ancora il S.Padre – deve seguire Cristo sulla strada che conduce ad ogni uomo…Così possiamo vedere nel nostro prossimo il fratello e la sorella per i quali Cristo è morto ed è risorto. Quanto abbiamo ricevuto, lo abbiamo ricevuto anche per loro”

Dalla Pasqua, un invito al coraggio della comunione e della condivisione.
Rendere migliore la vita degli altri: è il segno distintivo di ogni cristiano.
E’ la misura ideale della fede nella risurrezione.
Tutti i problemi che oggi ci agitano: la povertà, la crisi, l’accoglienza, sono i banchi di prova della nostra fede nel Risorto, perché ci obbligano a metterci in discussione ogni giorno.
La vita risorta si nasconde nella vita quotidiana e si manifesta orientandosi verso l’alto, lasciandosi affascinare dal pensiero della risurrezione piuttosto che dalla rassegnazione – come capita spesso! – alla morte.

La salvezza ha il volto del Crocifisso Risorto!
La salvezza che Gesù annuncia, non possiamo ridurla al solo annuncio della…tomba vuota!.
Gesù è soprattutto Colui che è venuto a vincere il peccato e la morte e a fare di tutti gli uomini una umanità filiale nei riguardi del Padre, e fraterna nei confronti dei propri simili..
A Gesù interessa che tutto quanto l’uomo sia salvo: per questo risuscita dai morti, guarisce gli ammalati, sfama la folla, accoglie e predilige i poveri e gli oppressi, le persone che non contano, condanna l’ingiustizia e l’oppressione, incentra la vita etica sull’amore, insegna a perdonare rompendo la logica dell’ ”occhio per occhio, dente per dente”: “Avete inteso che fu detto…Ma io vi dico…” ( Mt. 5,38).
Davvero la Risurrezione inaugura una “umanità nuova”, non solo nella sua dimensione escatologica, ma garantisce “un avvenire possibile” agli uomini e alla loro storia.
Illuminati dalla luce della Pasqua, portiamo, soprattutto noi Sacerdoti, il profumo di Cristo Risorto nella solitudine, nella miseria, nel dolore di tanti nostri fratelli, ribaltando la pietra dell’indifferenza.
E’ l’augurio sincero che faccio a tutta la cara Comunità diocesana per la S. Pasqua!

+ Ciro Miniero
Vescovo