Il grande Giovanni Paolo II parlando della famiglia sosteneva che ogni comunità familiare è chiamata a scoprire e trovare in se stessa «l’appello insopprimibile, che definisce, ad un tempo, la sua dignità e la sua responsabilità: famiglia diventa ciò che sei!». Orizzonti di indicibile ed incredibile bellezza si delineano per la famiglia che «riceve la missione di custodire, rivelare e comunicare l’amore, quale riflesso vivo e reale partecipazione dell’amore di Dio per l’umanità e dell’amore di Cristo Signore per la Chiesa sua sposa». Non è utopia. Serve solo la pazienza e la perseveranza del cammino. La Chiesa intende collocare sempre più al centro dell’attenzione la famiglia, fondata sul matrimonio; ciò manifesta la volontà di far assumere sempre più a tutte le famiglie la missione, il posto, il ruolo e la vitalità che le competono nella Chiesa e nella società; è questa una grazia ed una responsabilità di tutta la comunità, che richiede slancio e coraggio; l’attenzione alle famiglie infatti rappresenta una delle priorità dell’impegno parrocchiale, quale risposta incisiva e feconda sia al dono del matrimonio, il quale costituisce un’«intima comunità di vita e di amore coniugale» (GS, 48), sia al dono della famiglia «quale principio e fondamento della società umana» (AA, 11), «luogo primario della “umanizzazione” della persona e della società» (ChL, 40), nata dal cuore di Dio, per cui valore in sé stessa, bella notizia in sé, maestra e testimone della relazione fondata sull’amore, della gratuità degli affetti, della stabilità psico-affettiva dei figli, punto di riferimento valoriale, realtà capace di sacrificio a favore dell’altro, snodo privato-sociale, luogo di tensioni e superamento delle stesse.
Oggi, tuttavia, la famiglia è insidiata da numerose e gravi problemi, motivo non solo di preoccupazione ma anche di azione attenta e costante a suo favore e mediante essa a favore di tutta la comunità. La stima e l’impegno della Chiesa riguardo alla famiglia devono essere costanti, non facendo mai mancare la propria sollecitudine.
Secondo motivo di questo messaggio è costituito dall’invito a una festa, la festa della famiglia che è il volto… sorridente della comunità, di tutte le famiglie: quelle che vivono la gioia; quelle che vivono la sofferenza nelle sue molteplici dimensioni; quelle che hanno problemi e stanchezza; quelle che sperimentano la noia e il non senso; famiglie ricche del dono di Dio, ma anche segnate a volte dall’egoismo, dal disaccordo, dalle tensioni, dai conflitti, dai fallimenti; per tutte è l’invito alla festa dell’incontro, alla festa della comunità che è famiglia di famiglie.
La festa della famiglia vuole essere un segno di attenzione: e noi vogliamo man mano insieme con voi percorrere in maniera permanente un cammino, che nella festa trova un momento di arrivo e di ripartenza. La 1a festa diocesana della famiglia possa essere per noi evento sacro, da vivere con passione e libertà, cercando il significato di ciò che siamo in quanto famiglie e comunità e di quanto facciamo: è sempre questa la via più vera e più bella. E’ un modo di sentirci famiglie, è un modo per vivere comunione e solidarietà da famiglia a famiglia. Lo stare insieme anche a pranzo permette di conoscerci meglio e di condividere il pane quotidiano.
Consegniamo questa lettera-invito con affetto e amicizia a tutte le famiglie delle nostre comunità: siete attese domenica 04 maggio 2014 dalle ore 9,30 in poi, in piazza della Repubblica ad Agropoli , per gustare il dono dell’essere famiglia e comunità.
Vi aspettiamo, pertanto, tutti.
+Ciro Miniero
Vescovo
Modulo Iscrizione Festa della Famiglia 2014
