Esercizi Spirituali con don Tonino Lasconi: 17-21 novembre 2014

Categories: Attività,Catechesi,Incontri,News,Vita Diocesana

Un piccolo gruppo di sacerdoti della nostra Diocesi, tra residenti e pendolari, si è ritrovato qualche giorno fa’ al Santuario del Getsemani per gli esercizi spirituali. A guidarli è stato don Tonino Lasconi, scrittore, giornalista e sacerdote della Diocesi di Fabriano-Matelica. Attualmente svolge servizio di parroco nella Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore di Fabriano, suo paese natale. È anche assistente diocesano dell’Azione Cattolica e direttore dell’Ufficio Catechistico della Diocesi. Tutti questi ruoli e il suo essere comunicatore hanno caratterizzato l’esperienza degli esercizi. Il brano del Vangelo che ha fatto da filo conduttore è stato il passo delle Beatitudini. IL PRETE IMITA GESÚ, VIVENDO LE BEATITUDINI. Sintetizzando con le sue parole il prete è povero in spirito quando non risparmia le sue capacità, qualità, energie per il servizio pastorale a cui si è dedicato… adopera tutto, (anche i soldi), ma non si attacca a niente, compreso l’incarico che ha. Il prete nel pianto perché non si cerca le sofferenze e difficoltà, ma quando gli arrivano le affronta con serenità e coraggio. Non si lamenta, non recrimina, non va a piagnucolare per farsi compatire. Il prete mite perché evita la violenza sia verbale, sia operativa. Non è un buonista e superficiale, ma fermo e deciso contro gli errori e i peccati, però mite e comprensivo con le persone che sbagliano e peccano. Il prete è affamato e assetato di giustizia quando accetta la volontà di Dio che tutti siano rispettati e onorati. Il prete è misericordioso perché non finge mai di non vedere chi è in difficoltà, è paziente anche con chi è petulante, insistente e irriconoscente. Il prete è puro di cuore quando guarda tutto con lo sguardo di Dio. Il prete operatore di pace, usa l’autorità come servizio, non attizza e fomenta contrasti. Il prete perseguitato per la giustizia, perché consapevole di operare non per gli applausi umani. Il prete beato quando è perseguitato, insultato e diffamato, perché accetta le critiche.

Don Tonino è stato concreto e realizza, arricchendo la sua comunicazione di esperienze personali e pastorali che ci hanno fatto toccare con mano l’importanza di imitare sempre Gesù nelle nostre scelte e progetti.

don Aniello Panzariello

incontro_getsemani_nov14