Solenni festeggiamenti in onore di San Pantaleone

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Ogni anno la festa di San Pantaleone sembra un avvenimento sempre nuovo.
Lo è per tutta la nostra città di Vallo, lo è per la nostra comunità parrocchiale, lo è in modo particolare per i membri del comitato che impegnano tempo, intelligenza, amore e tanta passione per organizzarla sempre bella e completa dal punto di vista religioso, artistico, culturale e sociale: sì, anche sociale perché i giorni della nostra festa sono occasione di respiro per le tante attività esistenti a Vallo.
Lo è in modo tutto speciale per me che guido la comunità nella scoperta sempre più consapevole di Cristo unico Maestro e Salvatore.
In questo impegno tutti guardiamo a San Pantaleone come modello e guida.
Quest’anno abbiamo un motivo in più per vivere la festa in modo più intenso. Abbiamo, infatti, nel cuore il dolore per il furto sacrilego di quello che era un vanto per tutta la città di Vallo.
Era segno di amore dei nostri avi verso San Pantaleone. Di quanti sentimenti erano espressione quegli oggetti: ansia, abbandono fiducioso, gratitudine!
La nostra festa vuole essere una espressione di riparazione per l’affronto fatto al Santo, alla casa di Dio, al sentimento di tanti nostri fratelli, ma anche l’impegno di diventare, alla scuola di San Pantaleone, con la nostra vita, il suo vero tesoro.
Sono certo che con l’impegno di tutti l’offesa sarà riparata.
Chiedo a San Pantaleone, come frutto della festa, che, crescendo nell’amore verso di lui, riusciamo a scoprire la bellezza e la gioia di una vita autenticamente cristiana basata su una fede matura, una speranza illuminata, una carità operosa.
San Pantaleone benedica i responsabili della nostra città, le famiglie di Vallo e della Diocesi.

Il Parroco
Don Aniello Scavarelli